I piccoli negozi, gli alimentari, i mercati rionali, i fruttivendoli, le macellerie sono i protagonisti commerciali di questi tempi di emergenza sanitaria.
E si scoprono al passo con i tempi, quasi rivoluzionando le logiche degli acquisti online, con una consegna a domicilio efficiente e veloce, da far invidia a qualsiasi player mondiale.
Con furgoni, a volte macchine utilitarie, biciclette, apecar, i commercianti forniscono un servizio prezioso e di qualità, soprattutto nei confronti della popolazione più fragile, come gli anziani. Queste persone ritrovano, nelle botteghe di vicinato e nei mercati rionali, quel senso di vicinanza e quella sicurezza che il Covid-19 ha intaccato in profondità.
I commercianti sono il riferimento per chi ha paura e chi vede in un negozio aperto o in un mercato rionale, oltre all’imprescindibile sostentamento alimentare, una fugace consolazione giornaliera e uno spiraglio di normalità.
L’importanza delle botteghe e dei mercati rionali è più ampia e si manifesta nella coesione sociale, nella sicurezza delle strade, nella sopravvivenza delle piccole comunità e dei quartieri periferici.
In quelle quattro mura o davanti a quei banchi, ci sono persone che, con le necessarie protezioni, non arretrano di un millimetro, sono al fianco della cittadinanza e combattono con i più fragili le loro stesse paure.
Un interessante report di TradeLab evidenzia la forte riscoperta dei cittadini dell’importanza sociale del negozio di vicinato.
Il 64% degli intervistati ne sottolinea l’importanza, da declinare sia in termini di servizio alla comunità locale o al quartiere, sia in termini di presidio e di vivibilità del territorio.
Il dato arriva al 75% tra la cosiddetta Generazione Z, ovvero gli attuali ventenni, che evidenzia l’importanza della prossimità anche come proposta di valore che offre l’impresa commerciale al consumatore, tra cui la consegna a domicilio.
Stiamo assistendo alla rivincita del “piccolo”, dei commercianti, delle imprese famigliari, dei banchi al mercato.
È la vittoria dei volti sui click, dei rapporti interpersonali al posto di algoritmi e computer.
È sicuramente un cambio di tendenza, e resterà strutturale.
Passata l’emergenza, il consumatore/cittadino non potrà non ricordarsi di questi volti e continuerà a premiarli!
Claudio Butera