Riforme, rivolte, rivoluzioni e cambiamenti epocali non preannunciano date.
Un giorno, improvvise, si presentano.
Imperative, categoriche, determinate.
Quasi sempre hanno trovato imperatori ancora a letto, regine a colazione, dittatori a smaltire una sbornia.
Il più delle volte hanno alzato enormi polveroni riuscendo a cambiare solo le facce e non la sostanza dei regimi.
In alcuni casi hanno modificato il corso della storia.
Attori del dramma, comparse, e anche noi cittadini-spettatori stiamo vivendo, nella situazione attuale, una fase di trapasso.
Vorremmo che fosse un cambiamento radicale della società, mentre temiamo diventi una rivolta inconsulta.
La gravità delle responsabilità che emergono, a tutti i livelli di gestione, rende sempre più pressante il passaggio da un sistema di democrazia delegata a forme di partecipazione effettiva, solidale e fiduciaria con una rappresentanza politica che di fatto eserciti un ruolo di servizio per la comunità di tutti i cittadini e non applicando una concezione tragica del potere che si esprime nella volontà di potenza e dominio.
Nella viva e ansiosa speranza che questo passaggio avvenga senza le componenti violente che nella storia dei popoli hanno contrassegnato la reazione alle ingiustizie, alle violenze e alle arroganze dei poteri, è necessario che nel modello di comunità civile cui la maggioranza degli italiani dice di aspirare venga considerata primaria quell’assunzione di “RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE”, rispetto alla società attuale, che sino ad oggi è mancata favorendo un individualismo esasperato, ottuso ed in sostanza autolesionista.
Se il primo imperativo di una nuova Italia è “NON SOLO” riportare la legalità ma “RIEDUCARE” alla legalità, questa necessità tocca tutti gli italiani compreso il mondo del lavoro e il mondo delle imprese.
È quindi sui temi della LEGALITÀ, della TRASPARENZA, dell’EFFICIENZA che si misurerà il futuro di tutta la nazione.
Legalità, trasparenza, efficienza saranno le risposte a tutte le esigenze del Paese, perché la legalità, la trasparenza, l’efficienza significano coordinamento, integrazione, sinergia.
Questi necessari cambiamenti sono considerati, da taluni, una bufera che si abbatterà sul nostro Paese rischiando di sconquassarlo.
Tanti, invece, sono convinti che il febbrone preluda a tante novità entusiasmanti purché l’impegno sia anche nella direzione che in queste righe è stata abbozzata.
Sarebbe sufficiente trovare d’accordo tutti coloro che le speranze nel futuro le affidano al proprio impegno, alla collaborazione, alla solidarietà e quindi anche ad una revisione dei loro rapporti con gli “ALTRI”.
Se questi “ALTRI” da oggi saranno meno estranei e baderanno anche all’interesse del Paese, rispetteranno i diritti di tutti, crederanno ad una equa giustizia, il passo che si sarà fatto risulterà quelli decisivo.
Basta poco. Basta crederci. Basta volerlo. Basta farlo e tenere duro a tutti i costi.
Franco Gioacchini
Presidente CO.RI.DE.