Anche in questo periodo storico la divisione sembra essere una costante non solo nella vita politica, dove ha raggiunto livelli paradossali, ma anche in quella privata dove egoismi di ogni sorta riemergono di continuo, seminando veleni anche nei confronti di operatori di pace che meriterebbero ben altra considerazione.
Una conferma di questo stato di cose l’abbiamo nella vita quotidiana dove si presentano gradi di conflittualità sempre più alta.
Famiglie e parentele che dovrebbero avere a cuore la collaborazione e il dialogo, ricorrono spesso a forme esasperate di contrasto che non disdegnano persino l’insulto e la calunnia.
Questa situazione che si può definire penosa, non favorisce certo lo sviluppo di rapporti proficui.
La convivenza umana è anzitutto un fatto spirituale che si realizza nella comunicazione reciproca della verità e dei valori.
Se ne citano solo alcuni, come indispensabili ad una felice convivenza civile: esercizio dei diritti e rispetto dei doveri; promozione e richiamo al bene morale; permanente disposizione a trasferire negli altri il meglio di se stessi.
In prossimità della festività Pasquale è naturale richiamare tutti a una maggiore consapevolezza del rischio che si corre se non si spengono i focolai permanenti di conflitto.
L’immagine di una società frammentata è angosciante, insopportabile, priva di futuro.
Tutti devono avere momenti di profonda riflessione ed è, forse, utile che si rilegga una bella citazione di San Paolo dalla Sua lettera a Barnaba: “NON VIVETE ISOLATI, RIPIEGANDOVI SU VOI STESSI, COME SE GIÀ FOSTE CONFERMATI NELLA GIUSTIZIA; RIUNITEVI INVECE INSIEME PER RICERCARE CIÒ CHE GIOVA AL BENE DI TUTTI”.
Ne abbiamo tutti tanto bisogno.
Franco Gioacchini
Presidente CO.RI.DE.