La pastorizia è il sistema tradizionale di allevamento estensivo, dove l’alimentazione del bestiame si ottiene prevalentemente dalle risorse naturali ed i cui ritmi produttivi e riproduttivi si mantengono rispettosi dei cicli delle stagioni e della fisiologia degli animali. Attraverso diverse specie animali la pastorizia contribuisce a tenere vivi e produttivi territori di molte realtà italiane. Soprattutto nelle aree interne, montane ed insulari la pastorizia svolge un ruolo di vero e proprio presidio territoriale, contrastando con la sua presenza/persistenza radicata e diffusa i crescenti fenomeni di abbandono e di degrado ambientale. La pastorizia permette infatti di dare lavoro e reddito in forma sostenibile ed autonoma in territori che presentano grande ricchezza naturale, ma poche alternative produttive.
Nei secoli la pastorizia è stata conosciuta ed apprezzata soprattutto per i propri prodotti. Oltre alla lana, che ha perso di rilevanza, questo sistema fornisce prodotti importanti da un punto di vista nutrizionale, frutto di strategie di produzioni biologiche e con alti standard di benessere e salute animale. Questi prodotti sono inoltre spesso veri e propri presidi culturali delle tradizioni locali, come le tante certificazioni DOP e IGP dimostrano.
In tempi recenti la pastorizia è però sempre più e meglio apprezzata, anche per i servizi socio-ambientali che offre alla società ed alle relative forme di conoscenza e di cultura. Negli ultimi decenni, infatti, le scienze naturali e le statistiche sociali hanno permesso di riconoscere il valore di questa pratica nel mantenimento della biodiversità, nelle relazioni suolo-acque, nella diminuzione dei rischi ambientali di slavine, inondazioni, incendi e di mantenimento del paesaggio. La pastorizia si rivela inoltre fondamentale anche per combattere l’abbandono delle aree interne, dei territori marginali e la relativa desertificazione economica e sociale. Questa multifunzionalità e la pluralità di questi contributi sono sempre più apprezzati a vari livelli. Ciononostante, il settore soffre di un importante problema di ricambio generazionale, che affligge le aziende, il mondo del lavoro, le filiere connesse ed il paesaggio in varie modalità. In Italia negli ultimi 30 anni hanno chiuso circa il 70% delle aziende pastorali, che sono passate dalle circa 160.000 nel 1990 alle circa 50.000 di oggi (dati Istat e EuroStat).
Per affrontare le tante ed importanti sfide che provengono dai cambiamenti in corso, si riconosce la necessità di dare un sostegno adeguato a questo settore, coniugando obiettivi di reddito, buona gestione degli ecosistemi e salvaguardia dell’identità culturale. La valorizzazione economica e socio-culturale della pastorizia e la sua evoluzione in chiave moderna rappresentano una sfida prioritaria per il futuro e la sostenibilità di un’attività antica e fondamentale per la gestione delle risorse agro-pastorali mediterranee.[1]
La Rete Italiana della Pastorizia è una ONLUS registrata nel dicembre 2017 da un gruppo eterogeneo di allevatori, ricercatori professionisti ed operatori del settore zootecnico. La Rete nasce dall’esigenza di unire gli sforzi e le attività già presenti sul territorio nazionale a sostegno della pastorizia e federarli in un soggetto che possa migliorarne l’efficacia e la visibilità tramite iniziative sinergiche e di più ampio respiro, proprie di una piattaforma nazionale.
La Rete intende affrontare le multiple e complesse sfide che caratterizzano la pastorizia oggi, In Italia come nei paesi vicini: il rapporto con le aree protette e la convivenza con i predatori, i meccanismi di mercato e delle filiere produttive, la scarsa efficacia delle politiche di sostegno, tanto europee quanto regionali, il problema del ricambio generazionale e la scarsa assistenza tecnica e quella alla formazione ed all’innovazione. Piú in generale, la Rete APPIA opera per migliorare la visibilità della pastorizia nella societá, tra i cittadini ed i consumatori, valorizzando e sostenendone gli operatori, anche nel quadro di discussione delle politiche agricole.
L’obiettivo della Rete è quello di divenire un soggetto che possa:
La Rete vuole essere la casa di singoli, di enti e di associazioni che intendano promuovere un dibattito sostenuto da evidenze scientifiche attraverso il dialogo con la società relativamente a tematiche di:
Operativamente, la Rete si è organizzata in cinque gruppi di lavoro, in ciascuno dei quali convergono esperienze e conoscenze degli iscritti e che hanno la funzione identificare i temi su cui lottare e come farlo, ed elaborare, definire e condividere strategia e modalità d’azione.
Attualmente, i Gruppi di lavoro si occupano di:
Nel 2020 gran parte delle energie sono state profuse per sviluppare idee e strategie a supporto della pastorizia nella stesura della nuova PAC, in condivisione con altri omologhi gruppi di opinione sviluppatisi in altri paesi europei (European Shepherd Network, Plataforma por la Ganadería Extensiva y el Pastoralismo, Por otra PAC, etc.). APPIA è coinvolta nella organizzazione e parteciperà attivamente al Festival del Pastoralismo di Bergamo, promuovendo un convegno online (webinar) che si svolgerà il 18 dicembre sul tema del Rapporto fra Pastorizia, predatori e fauna selvatica.
La Rete si è inoltre fatta promotrice di una collaborazione fra i Consorzi di Tutela dell’Agnello IGP Italiani (Agnello di Sardegna, Agnello del Centro Italia e Abbacchio Romano), nell’ottica di tutelare le rispettive filiere e valorizzarne i prodotti anche in un contesto di esportazioni. La Rete APPIA ha collaborato alla costituenda Scuola Nazionale della Pastorizia (SNAP) in collaborazione con Ministeri, Enti di Formazione ed Enti di Ricerca di tutta Italia, portando avanti la definizione dell’offerta formativa e la diffusione dell’iniziativa. Inoltre, ha tutelato l’immagine del settore nei confronti di attacchi mediatici e cattiva informazione, in diverse occasioni presentatisi anche in programmi televisivi del servizio pubblico, in particolare riguardo l’impatto ambientale degli allevamenti. La Rete è stata infine chiamata ad appoggiare iniziative di ricerca sul settore della pastorizia a livello europeo, sia partecipando come partners a bandi europei (Horizon2020, Prima), che sostenendo iniziative quali il Progetto INNO4GRASS (Horizon2020), SheeptoShip LIFE e SheepNet (Horizon2020).
Fiduciosi della condivisibilità delle istanze e dell’approccio proposto, invitiamo a sostenere la Rete Italiana della Pastorizia APPIA aderendo allo statuto, attraverso l’apposito modulo presente nel sito www.retepastorizia.it, e condividendone le iniziative, per meglio sostenere e valorizzare la pastorizia che contribuisce a tenere vivi e produttivi i territori italiani.
[1] dal documento di Linee Guida FORMAZIONE ED INNOVAZIONE PER LA PASTORIZIA IN ITALIA – Proposta operativa – MIPAAFT-CREA-RETE APPIA, Febbraio 2018.
Fonte: https://www.ruminantia.it/la-rete-appia-rete-italiana-della-pastorizia/