Arriva il via libera per i mercati rionali all’aperto della città. Tutti quelli che hanno già presentato all’amministrazione i progetti per garantire il rispetto delle distanze tra le persone e il contingentamento degli accessi, adesso potranno riaprire semplicemente comunicando la data, senza dover aspettare il nulla osta dell’amministrazione. A prendere la decisione è stato l’assessore al Commercio Carlo Cafarotti, vista la difficoltà degli uffici di diversi municipi a lavorare le pratiche e a dare i via libera.
«Lo stop prolungato sta danneggiando gli operatori ed era necessario intervenire per accelerare le procedure – spiega l’assessore Cafarotti – L’apertura dei mercati è importante, non solo per i commercianti, ma anche per i cittadini, che possono scegliere prodotti diversi e per alleggerire il peso sui supermercati, ai quali va riconosciuto di aver fatto la loro parte». Ad approfittare della semplificazione procedurale saranno una ventina di mercati, che hanno già presentato i progetti o che li stanno ultimando.
Già entro la fine di questa settimana, riapriranno banchi e chioschi in sette quartieri nei municipi II. V e VII. «Da noi stanno riaprendo i mercati di via Stimigliano, vicino Val Chigi, e via Metauro ai Parioli», spiega l’assessore al Commercio del II Municipio Valerio Casini. In Municipio V, riaprono in questi giorni i mercati del Pigneto e di largo Perestrello al Prenestino, mentre in Municipio VIII, come riferisce l’assessore Piero Accoto, «tornano operativi i banchi dell’Alberone, Colli Albani e via Orvieto». Finora, erano riusciti a riaprire in tempi abbastanza rapidi solo cinque mercati, quelli di piazza Crati, piazza San Cosimato, piazza San Giovanni di Dio, piazza dei Vespri siciliani e via Niccolini.
La scorsa settimana poi, come spiega il consigliere del Municipio I Stefano Marin, «in centro sono tornati al lavoro anche i mercati di Campo de’ Fiori, San Saba, via Cesare Balbo, via dei Ss Quattro e via delle Coppelle». Tra i 67 mercati su sede impropria della città, non tutti però sono intenzionati a ripartire ora. Nei municipi IX e XIII, Eur e Aurelio, ad esempio, gli operatori al momento preferiscono restare chiusi e proseguire con la consegna della spesa a domicilio. I controlli saranno comunque serrati. «Semplificare la procedura non significa lasciare al fai da te – afferma Cafarotti – I progetti devono essere applicati, le recinzioni efficaci e i controlli delle entrate effettivi. E ovviamente la polizia municipale farà i controlli e le verifiche del caso, e dove si riscontrassero violazioni scatteranno sanzioni fino alla possibile chiusura».