Da sempre CORIDE è attenta alle questioni sociali e ambientali e si impegna a sensibilizzare le persone su queste tematiche. In linea con questa missione, vogliamo dare visibilità a un’iniziativa di grande impatto sostenibile: il Reddito Energetico Nazionale (REN).
Dal 5 luglio 2024 è possibile richiedere le agevolazioni previste dal Reddito Energetico Nazionale (REN), una misura volta a combattere sia la povertà energetica che i cambiamenti climatici, due problematiche che appaiono diverse ma che impattano fortemente la nostra società.
Secondo i dati ISTAT e dell’Osservatorio Italiano Povertà Energetica (OIPE), nel 2022 il 7,7% delle famiglie italiane (oltre 2 milioni) non riusciva ad accedere a un minimo di servizi energetici essenziali, come riscaldamento, illuminazione o raffrescamento. Il fenomeno colpisce maggiormente il Sud Italia e le isole, dove l’incidenza raggiunge valori tra l’11% e il 13%.
Contemporaneamente, la necessità di ridurre l’uso di fonti fossili per affrontare i cambiamenti climatici è sempre più urgente. La transizione verso fonti di energia rinnovabile rappresenta una sfida cruciale per ridurre la dipendenza energetica e mitigare il riscaldamento globale.
Il Reddito Energetico Nazionale cerca di far convergere queste due esigenze. Lo Stato, attraverso questa misura, fornisce impianti fotovoltaici gratuiti alle famiglie in difficoltà economica. In cambio, le famiglie mettono a disposizione i loro spazi, come tetti o terrazze, per l’installazione dei pannelli e cedono l’energia non utilizzata. I proventi della vendita dell’energia in eccesso vengono reinvestiti in un fondo per finanziare ulteriori impianti fotovoltaici.
Il Fondo, istituito con il Regolamento del 27 maggio 2024, mira a sostenere l’installazione di impianti fotovoltaici per le famiglie in difficoltà economica, promuovendo così l’autoconsumo energetico e riducendo il disagio sociale. Il Fondo ha una dotazione iniziale di 200 milioni di euro, suddivisi equamente tra il 2024 e il 2025. Le risorse sono destinate per l’80% alle regioni del Mezzogiorno, mentre il restante 20% andrà alle altre regioni italiane e province autonome.
Le agevolazioni sono riservate ai nuclei familiari con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore a 15.000 euro, oppure inferiore a 30.000 euro nel caso di famiglie con almeno quattro figli. Ogni nucleo familiare può presentare una sola richiesta di agevolazione e beneficiare del contributo una sola volta.
Gli impianti fotovoltaici che possono beneficiare dell’iniziativa devono essere installati su unità immobiliari residenziali e devono garantire l’autoconsumo di una quota dell’energia prodotta. Gli impianti devono avere una potenza compresa tra 2 kW e 6 kW, e devono essere collegati a utenze per cui è attivo un contratto di fornitura di energia elettrica. Il contributo copre i costi di installazione degli impianti, includendo anche servizi di manutenzione, monitoraggio delle performance e una polizza multi-rischi per una durata minima di 10 anni.
Il Reddito Energetico Nazionale ha già registrato un forte interesse. Nelle prime ore dall’apertura dello sportello telematico il 5 luglio 2024, il GSE ha ricevuto oltre 10.500 richieste di accesso agli incentivi dalle regioni del Sud Italia. Nelle regioni settentrionali, invece, le richieste sono state circa 600. Questo alto numero di domande evidenzia l’urgenza e la necessità di tali misure, soprattutto nelle aree più svantaggiate del Paese.
Per il 2025 è previsto un nuovo bando con ulteriori 100 milioni di euro, destinati a finanziare nuovi impianti e a continuare il percorso di rinnovamento ecologico.
In un contesto in cui i costi dell’energia continuano a salire e gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, iniziative come questa possono fornire soluzioni sostenibili e inclusive.
L’iniziativa non solo risponde a esigenze immediate di carattere sociale, ma pone le basi per una gestione più equa e sostenibile delle risorse energetiche a lungo termine. Il Reddito Energetico Nazionale può dunque essere visto come un esempio virtuoso di politica che, con soluzioni concrete, mette al centro le realtà più vulnerabili.