Le novità fiscali del ”Decreto Clima” dopo la conversione in legge
È confermata l’introduzione di un contributo economico a fondo perduto a favore degli esercenti commerciali che vendono prodotti sfusi / alla spina, finalizzata a ridurre la produzione di rifiuti e contrastare gli effetti climalteranti.
Il contributo è riconosciuto, tra gli altri, agli esercenti commerciali:
– di vicinato con superficie di vendita non superiore a 250 mq nei Comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;
– di media struttura ossia gli esercizi con superficie superiore ai predetti limiti previsti per gli esercizi di vicinato e fino a 2.500 mq nei Comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti.
In sede di conversione sono state riviste le condizioni per il riconoscimento del contributo in esame.
In particolare, è necessario:
– lo svolgimento dell’attività di vendita per un periodo minimo di 3 anni (pena la revoca del contributo);
– che il contenitore offerto dall’esercente sia riutilizzabile e conforme alla normativa vigente in materia di materiali a contatto con alimenti.
Si rammenta che, in precedenza, era previsto che il contenitore fornito dall’esercente non fosse monouso.
Il contributo spetta:
– per un importo pari alla spesa sostenuta e documentata fino ad un ammontare massimo di € 5.000;
– secondo l’ordine di presentazione delle domande, fino ad esaurimento delle risorse (€ 20 milioni per il 2020 e 2021).