La contabilità rappresenta uno degli aspetti fondamentali per ogni attività economica, poiché consente di registrare e monitorare le operazioni aziendali, garantendo il rispetto delle normative fiscali e facilitando la pianificazione finanziaria.
La contabilità è il processo attraverso il quale un’azienda registra tutte le sue operazioni economiche, come acquisti, vendite, costi e ricavi. Questo permette, non solo di adempiere agli obblighi fiscali, ma anche di avere una visione chiara della situazione finanziaria e patrimoniale dell’impresa. A seconda poi della dimensione dell’attività e del suo volume d’affari, la normativa italiana offre due principali opzioni di contabilità: la contabilità ordinaria e la contabilità semplificata.
La contabilità ordinaria è il sistema contabile più completo, ma anche più complesso.
La contabilità ordinaria deve essere adottata dalle società di capitali e da tutte le imprese che, nell’anno d’imposta precedente, hanno ricavi superiori:
Le imprese a contabilità ordinaria devono mantenere i seguenti libri contabili:
Rientra poi tra i documenti obbligatori anche la redazione annuale di un bilancio d’esercizio completo, composto da conto economico (costi e ricavi), stato patrimoniale (attività e passività), nota integrativa (con dettagli esplicativi sui dati contabili presenti nello stato patrimoniale e nel conto economico) e relazione sulla gestione (con una panoramica sulla strategia dell’impresa, sui risultati ottenuti e sulle prospettive future). É un documento che rappresenta l’andamento finanziario e patrimoniale, nonché i risultati economici dell’impresa al termine di un periodo d’esercizio, solitamente di un anno.
Le imprese in contabilità ordinaria sono soggette a una tassazione diretta sui redditi realizzati, che si basa sul principio di competenza economica, con applicazione dell’IRES (imposta sul reddito delle società) per le società e dell’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) per le persone fisiche. Tale principio impone quindi alle imprese di registrare le transazioni nel periodo di imposta in cui si effettuano a prescindere dal momento in cui si verificano i pagamenti.
Altro aspetto importante per le imprese in contabilità ordinaria è che sono soggette al regime iva ordinario, che prevede l’applicazione dell’IVA sulle vendite e la possibilità di detrarla sugli acquisti.
La contabilità semplificata è destinata alle imprese individuali, alle società di persone (SNC, SAS) e agli enti non commerciali che, nel corso del periodo d’imposta precedente, hanno fatturato un importo superiore:
Le imprese che adottano questo tipo di contabilità sono tenute a rispettare le regole contabili tenendo i libri contabili obbligatori che sono:
A differenza della contabilità ordinaria chi adotta questo regime non deve redigere il bilancio d’esercizio completo, ma solo la dichiarazione dei redditi attraverso il modello semplificato.
Nel regime semplificato, le imposte sul reddito (come l’IRPEF) sono tassate sui ricavi e sui costi effettivamente registrati, secondo quindi il regime di cassa. Anche in questo regime è possibile detrarre l’iva sugli acquisti, ma il sistema di gestione della contabilità è semplificato, in quanto si registrano solo gli acquisti effettivi senza la necessità di una dettagliata contabilità analitica.
La scelta tra contabilità ordinaria e semplificata dipende, in generale, dalle dimensioni e dalla struttura dell’impresa, nonché dal volume d’affari e dagli adempimenti fiscali.
Quindi, sebbene la contabilità ordinaria offra una maggiore precisione e trasparenza, il regime semplificato risulta essere una soluzione praticabile per le piccole imprese, che desiderano ridurre il carico burocratico e amministrativo, elevato invece nel regime ordinario. In ogni caso, qualunque sia il regime scelto, è fondamentale che le imprese rispettino le normative fiscali per evitare sanzioni e ottimizzare la gestione delle proprie risorse finanziarie.
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