La mostra “Pranzo di Famiglia. 1950-1980 Una storia italiana” presenta un grande affresco di vita italiana raccontando il rito del pranzo di famiglia con il linguaggio spontaneo e istantaneo dei ricordi fotografici, quello immaginario dell’iconografia pubblicitaria e quello iperrealista delle copertine di riviste, rotocalchi e fumetti.
Pochi momenti appartengono così tanto alle memorie generazionali quanto ilrito del pranzo e del convivio familiare. Per una festa comandata – come si diceva una volta – o per un compelanno, per un matrimonio o per una gita, in una qualunque domenica o in un qualunque giorno della settimana, ogni occasione è sempre stata quella giusta per ritrovarsi intorno a un tavolo, condividere cibo e vita e specchiarsi nelle reciproche virtù, passioni, debolezze, gioie, speranze e dolori.
“Pranzo di Famiglia. 1950-1980 Una storia italiana” racconta trenta anni di questa memoria attraverso una raffigurazione estetica che è un paradigma visivo comune a tutte le famiglie italiane e realizza una vera e propria operazione di antropologia culturale, attingendo come sua princiale fonte iconografica al più grande, prezioso e inesplorato archivio fotografico italiano, quello delle famiglie – alcune degli stessi operatori dei mercati rionali storici che ospitano la mostra – con immagini recuperate dagli album e dalle cantine o ritrovate per caso o con pazienza sulle bancarelle dei mercatini, dove memorie disperse si affastellano cercando nuova vita.
Quattro i filoni della rappresentazione estetica del cibo di famiglia seguiti dalla mostra, uno diverso per ognuno dei quattro mercati con tre di questi che ospitano ciascuno le fotografie di un singolo decennio (Unità di Via Cola di Rienzo; Vittoria di Via Sabotino; Pinciano di Via Antonelli) ed un altro (Savoia di Piazza Gimma) che ospita le suggestioni dell’immaginario e presenta immagini pubblicitarie e copertine di rotocalchi e fumetti che evocano il momento – o la preparazione – del pranzo familiare.