
La Regione Lazio ha recentemente introdotto una novità importante per il riconoscimento delle botteghe storiche, riducendo i tempi di istruttoria e rendendo più semplice il percorso per ottenere questo titolo di grande valore culturale ed economico.
Si tratta di un passo avanti significativo: essere riconosciuti come bottega storica non significa soltanto avere una targa da esporre, ma accedere a un vero e proprio strumento di valorizzazione, capace di rafforzare l’identità di un’impresa e, al tempo stesso, di attrarre nuova clientela.
Il riconoscimento delle botteghe storiche nel Lazio si fonda sulla Legge regionale 10 febbraio 2022, n. 1, che disciplina la salvaguardia e la valorizzazione di queste attività. A questa si affianca il Regolamento regionale 11 agosto 2022, n. 11, che ne dettaglia i criteri di applicazione e le modalità operative.
Negli ultimi mesi la Regione ha approvato ulteriori provvedimenti per rendere il processo più snello, come la Determinazione n. G08167 del 26 giugno 2025, relativa all’aggiornamento dell’elenco per l’annualità 2024, e il regolamento che introduce il logo ufficiale delle botteghe storiche del Lazio, destinato a identificare le attività riconosciute e a rafforzarne la visibilità.
Tutti i documenti sono disponibili sul portale ufficiale della Regione Lazio: Botteghe storiche.
Per ottenere il riconoscimento, un’attività deve possedere alcuni requisiti fondamentali.
Il primo è l’anzianità: generalmente si richiedono almeno 50 anni di esercizio documentato della stessa attività, nello stesso locale o con continuità nella tipologia di prodotti o servizi offerti. In alcuni casi, come per le botteghe d’arte e i mestieri antichi, il requisito può scendere a 30 anni.
Altro elemento cruciale è la continuità: la bottega deve aver operato senza interruzioni rilevanti e senza modifiche radicali che ne abbiano snaturato l’identità originaria. Questo permette di garantire che il legame con la storia e con il territorio sia autentico e non frutto di operazioni recenti di marketing.
Accanto alla durata, vengono valutati aspetti come il valore storico, culturale o artistico dell’attività. Può trattarsi, ad esempio, di arredi originali conservati nel tempo, di architetture tipiche, oppure di tecniche di lavorazione artigianale tramandate di generazione in generazione. Anche la specialità merceologica rappresenta un criterio rilevante: un negozio o un laboratorio che mantiene viva una tradizione locale contribuisce a rafforzare l’identità culturale della comunità.
Infine, viene considerato il radicamento territoriale. Una bottega storica è, per definizione, un punto di riferimento per la città o per il quartiere, un presidio di memoria collettiva che va oltre il valore commerciale, diventando parte integrante della vita sociale e culturale del luogo.
Il riconoscimento come bottega storica può diventare un potente strumento di marketing territoriale:
Le imprese interessate possono:
CORIDE è a disposizione delle imprese che vogliono orientarsi in questo percorso, fornendo assistenza pratica, consulenza e supporto amministrativo.
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