Il credito d’imposta per le locazioni viene esteso a ottobre, novembre e fino a dicembre. Il costo della misura si aggira intorno ai 220 milioni di euro
Una delle misure contenute decreto Ristori approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 ottobre, è la proroga del bonus affitti 2020.
Il ministro Gualtieri ha parlato di tre mesi in più di sostegno per imprese e commercianti che devono sostenere la spesa mensile della rata di affitto. Il credito d’imposta per le locazioni viene quindi esteso a ottobre, novembre e dicembre. Il costo della misura si aggira intorno ai 220 milioni di euro
Si tratta di un credito d’imposta del 60% sugli affitti per immobili commerciali. L’obiettivo è quello di voler offrire un ristoro a quelle categorie che sono state ulteriormente danneggiate dal nuovo Dpcm, che prevede la chiusura di tutte le attività di ristorazione a partire dalle 18. In attesa di nuovi dettagli, riepiloghiamo come funziona attualmente il credito d’imposta sugli affitti per le partite Iva.
Il bonus affitti spetta agli esercizi che hanno subìto danni economici dall’emergenza coronavirus. Ad introdurlo è stato il decreto Rilancio. Il decreto Agosto ne ha esteso la durata per un’ulteriore mensilità, fino a giugno. Spetta invece fino al mese di dicembre 2020 per le imprese del settore turismo.
Ad averne diritto sono gli esercenti attività d’impresa, arte o professione, in relazione alle locazioni di immobili destinati a:
attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, attività di interesse turistico, esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
Per poter usufruire del bonus affitti, è necessario dimostrare che i ricavi della propria attività siano calati di almeno il 50% a causa dell’emergenza sanitaria.
Potranno accedere al beneficio anche le attività avviate nel 2019 e il commercio al dettaglio con ricavi superiori ai 5 milioni di euro nel 2019, anche se l’agevolazione scende dal 60% al 20% nelle ipotesi di locazione, leasing o di concessione di e dal 30% al 10% per i contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto di azienda che abbiano ad oggetto almeno un immobile.
Per chi ha avuto ricavi fino a 5 milioni di euro nel 2019, il bonus resterà invariato, mentre per chi ha incassato più di quella cifra viene ridotto a un terzo rispetto alla misura ordinaria. Il limite dei 5 milioni di euro viene eliminato per le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator.