Questo libro nasce dalla necessità di documentare il fenomeno dell’abusivismo commerciale, frutto di una misteriosa tolleranza che si configura come una vera e propria “abusopoli”, che ha ormai travalicato qualsiasi limite, imponendosi con una forte carica disgregatrice all’insegna del fatto compiuto.
E Roma dà lo spettacolo più degradante di tutte le forme possibili di infrazione sistematica alle leggi sul commercio. Un popolo di senza legge commercia indisturbato in un immenso suk metropolitano fatto di baracche, di merci affastellate alla rinfusa su lenzuoli poggiati sul marciapiede in condizioni igieniche da far rizzare i capelli. Tollerato come “ammortizzatore sociale”, pur non avendone in alcun modo le carattstiche, è diventato progressivamente un fenomeno di grave e provocatorio disprezzo della legge e di contrapposizione, talvolta persino violenta, ai commercianti regolari. Sul tema dell’abusivismo commerciale si sono sviluppati, in passato, confronti interessanti ed anche serrati, fra CO.RI.DE. e U.P.V.A.D.-CONFCOMMERCIO con le Pubbliche Istituzioni e gli Enti Locali, con il risultato finale di registrare una sorta di impotenza nell’affro tare il fenomeno, quasi che la mancanza di mezzi potesse in qualche modo coprire la carenza di volontà politica di intervenire. L’Amministrazione Comunale ha affrontato un tema così delicato con una diffusa sufficienza. E il fenomeno dell’abusivismo è dilagato dando un’immagine di Roma, “Caput Mundi”, culla di bellezze artistiche come nessun’altra metropoli al mondo, simile ad una città del terzo mondo. Per tanto, troppo tempo, di fronte agli allarmi lanciati dalle Organizzazioni Sindacali di categoria, è stata opposta una difficoltà di natura speciosa come la carenza di mezzi e di uomini per il controllo del territorio. Sul piano delle proposte sembra, invece, necessario che il fenomeno venga considerato con realismo, operando quindi con procedure di emergenza, scalzandolo alle radici che spesso si alimentano nell’ambito dell’illegalità. Da tempo Co.Ri.De. e U.P.V.A.D. – CONFCOMMERCIO hanno fatto delle proposte operative per contenere e cercare di debellare il fenomeno dell’abusivismo. Si devono istituire cento ronde composte da quattro uomini ciascuna (Polizia Municipale, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri) che presiedano quotidianamente i punti più caldi della città dove è imperante l’abusivismo commerciale. Credo che l’impegno quotidiano di quattrocento uomini valga la pena per ridare la città ai Romani e renderla più vivibile per i turisti. Forse è il momento che tutte le Istituzioni comincino a considerare l’abusivismo commerciale anche un problema di ordine pubblico e non solo di degrado urbano. Questo contributo di documentazione vuole dim strare come il fenomeno dell’abusivismo commerciale è sicuramente una piaga da combattere strenuamente in una città come Roma, che riceve annualmente almeno venti milioni di turisti, che potrebbero avere una visione di una città sporca, rumorosa, piena di illegalità. Le notizie oggi corrono come la luce da un capo all’altro del mondo e costa sempre meno trasferirle. E quando non sono positive lasciano il segno. Sfogliando queste foto, il Sindaco, l’Amministrazione Capitolina e le Forze dell’Ordine facciano una seria e profonda riflessione.
Allegati
abusiv! L’abusivismo commerciale a Roma
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