La nostra Città sembra essere sprofondata in un torpore incurabile e le prime ad esserne colpite sono le regolari attività produttive, che soffrono le forme di concorrenza sleale che dilagano in ogni angolo della nostra Città.
Tra cigli di immondizia, groviere di cemento, trasporti pubblici ridotti al lumicino, proliferano sempre più attività sommerse e sconosciute alla pubblica amministrazione.
Pseudo mercatini agricoli, negozietti improvvisati, camioncini abusivi al bordo della strada, venditori di alimenti sugli autobus.
Il fenomeno ha assunto dimensioni colossali e intacca il mercato: a farne le spese sono proprio le Micro e Piccole Imprese commerciali, il nocciolo duro del tessuto produttivo, costretto a scontrarsi con concorrenti fantasma.
Il discorso, spesso, riguarda il settore alimentare, che si scontra con una serie di problematiche che si fanno ogni giorno più pregnanti.
Se, infatti, da una parte la normativa igienico-sanitaria è incalzante, e riguarda ormai ogni aspetto della vita di un alimento, dall’altro prolificano le attività parallele dove ogni cosa è concessa, con buona pace delle istituzioni.
E’ innanzitutto una questione di legalità!
La domanda che si pongono migliaia di imprenditori è perché le aziende regolari debbono sottostare a regole rigidissime e rischino sanzioni per il minimo errore, anche involontario, mentre chi lavora nell’ombra possa agevolmente sfuggire a qualunque obbligo.
C’è poi un problema di natura igienico-sanitaria: in tempi di manuali HACCP, di sistemi di tracciabilità e rintracciabilità, di bolli sanitari e di molto altro ancora, gli abusi non tengono conto della normativa vigente in materia di ambiente, sicurezza e igiene.
Sembra quasi che il cibo venduto in queste condizioni sia considerato qualitativamente superiore e igienicamente più sicuro di quello commercializzato nel rispetto delle innumerevoli regole a cui Negozianti e Mercati Rionali debbono attenersi.
Ma con la salute delle persone non si scherza.
Le imprese regolari non solo mettono in atto sistemi di autocontrollo interni, ma sono anche soggette a verifiche periodiche da parte degli innumerevoli organismi di controllo che, a vario titolo, ispezionano ogni aspetto dell’azienda, nessuno escluso.
Questo dobbiamo ribadire ad ogni occasione e sui mezzi di stampa, perché le Micro e Piccole Imprese sono un valore, da tutelare e sostenere in ogni attimo della loro vita.
CLAUDIO BUTERA