I provvedimenti definiscono sia i requisiti tecnici per il superbonus e il sismabonus al 110% sia la modulistica e le modalità di trasmissione dell’asseverazione: ora mancano le indicazioni dell’agenzia delle Entrate
Prima il decreto attuativo sulle asseverazioni e poi quello sui requisiti tecnici. Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli ha completato, per la sua parte, il quadro dei provvedimenti attuativi necessari ad attivare il nuovo superbonus al 110%. Ora mancano gli ultimi tasselli dell’agenzia delle Entrate, attesi a breve. La sostanza, comunque, è che ormai il traguardo è vicino: nel giro di pochi giorni i cittadini avranno a disposizione tutti gli elementi necessari a programmare i loro investimenti. Si tratta di «una misura fondamentale per il rilancio di un settore industriale importantissimo per l’Italia, quello delle costruzioni», sottolinea il ministro Patuanelli.
In particolare, il decreto sui requisiti tecnici – che ha ottenuto il concerto del Mef, Ambiente e Infrastrutture – definisce gli interventi che rientrano in tre diverse famiglie di agevolazioni: ecobonus, bonus facciate e superbonus al 110%. Nelle sue 56 pagine i tecnici potranno trovare l’indicazione dei paletti che è necessario rispettare per i diversi interventi. Ma anche un utile riepilogo di tutte le opere agevolate, con relativi massimali di spesa.
Altro capitolo importante riguarda i costi massimali per singola tipologia di intervento. In sostanza, non ci saranno più soltanto i tetti di spesa generali, come oggi, ma anche limiti al metro quadro. Per un infisso, ad esempio, non si potrà spendere più di una cifra predeterminata al metro. Saranno, ancora una volta, i tecnici che seguono l’intervento a valutare la congruità dei prezzi, guardando prezziari regionali, pubblicazioni del Genio civile o, in alternativa, le tabelle allegate al decreto.
Nel provvedimento ci sono anche indicazioni sui controlli a campione dell’Enea. Oltre a diverse importanti novità. Viene meglio definito il concetto di parti comuni e viene chiarito che le spese andranno effettuate con bonifico parlante. Ancora, è stata prevista- spiega il Mise – la possibilità di applicare l’incentivo ai microgeneratori a celle di combustione (idrogeno) ed è stato chiarito che anche le porte d’ingresso, oltre alle finestre, sono detraibili, posto che contribuiscono a migliorare l’efficientamento energetico.Leggi anche
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Il provvedimento sui requisiti tecnici fa seguito ed è strettamente connesso a quello che definisce le caratteristiche della modulistica e le modalità di trasmissione dell’asseverazione: rende operativa anche la procedura inerente le verifiche e gli accertamenti delle attestazioni e certificazioni infedeli.
L’asseverazione potrà avere ad oggetto gli interventi conclusi o in uno stato di avanzamento delle opere per la loro realizzazione, nella misura minima del 30% del valore economico complessivo dei lavori preventivato.
I due decreti sono stati inviati alla registrazione della Corte dei Conti. «Dopo aver firmato negli scorsi giorni il decreto asseverazioni, oggi abbiamo sottoscritto ed è quindi pubblicato anche il decreto ministeriale sui requisiti del Superbonus 110%. Ringrazio per il lavoro di concerto i Ministri Roberto Gualtieri, Paola De Micheli, Sergio Costa e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro», afferma il ministro Patuanelli, spiegando che «i due decreti attuativi servono per dare completezza e dare forma ad una fondamentale misura che il governo ha voluto inserire nel Decreto Rilancio, l’Ecobonus e il Sismabonus al 110%».
«Una misura che ha una serie di elementi positivi», elenca il ministro: «Il primo elemento è quello del rilancio produttivo di un settore e di una filiera centrale del nostro Paese, che nel corso degli anni ha pagato tutte le crisi economiche a caro prezzo. Il secondo aspetto cruciale è costituito dalle riqualificazioni energetiche e antisismiche del patrimonio residenziale privato, dando al contempo garanzia ai cittadini di poter accedere a quegli interventi senza esborso di denaro. È una misura anche sociale, che garantisce a tutti, a prescindere dalle fasce di reddito, di poter vivere in case efficienti e sicure. Terzo elemento fondamentale è quello del risparmio energetico».